Cerca nel blog

lunedì 7 dicembre 2020

Bolla Apostolica “Tituli Sanctorum”

 

Bolla Apostolica

Tituli Sanctorum




L’Arcivescovo Metropolita Sua Eccellenza Reverendissima Filippo Ortenzi in data 4 dicembre 2020 con prot. n. 129/20 ha promulgato la Bolla Apostolica “Tituli Sanctorum”, esaminata e approvata dal Santo Sinodo e dal Consiglio Nazionale Ecclesiastico, nella quale si elencano i titoli dei santi in uso nella Chiesa Ortodossa Italiana.

PREMESSO

- Che il Santo Sinodo e il Consiglio Nazionale Ecclesiastico, hanno approvato la normativa emanata.

- Che il Codex Canonum della nostra Chiesa approvato il 22 agosto 2019 con Bolla Apostolica "Codex Ecclesia Orthodoxa Italica" dal Santo Sinodo (prot. N. 14/19) regola le procedure inerenti la glorificazione dei Santi con I canoni: Canone n. 92 - La Postulazione dei Santi e Canone 93 - La Glorificazione dei Santi.


DECRETA


Che i Tituli Sanctorum per coloro che vengono proposti per la glorificazione sono i seguenti:


Il seguente elenco spiega i riferimenti: Dopo il nome del santo, si aggiunge il titolo appropriato: ( 
il Taumaturgo , il Grande , il Porta trofeo , ecc.).


  • Anargiro: Sono detti anárgyroi (letteralmente senza denaro) i santi medici che prestarono la loro opera con assoluto disinteresse, senza mai chiedere retribuzione alcuna, né in denaro, né di altro genere, in applicazione del precetto evangelico: "Gratis accepistis, gratis date". I Santi anargiri per antonomasia sono Cosma e Damiano.

  • Apostolo: “Il santo, glorioso e lodevole Apostolo” sono i discepoli costituiti da Gesù per dare continuità al messaggio della salvezza da lui proclamato più Mattia (che sostituì Giuda Iscariota) Paolo e Barnaba.

  • Arcangeli: dal latino  larchangelus (greco antico:  ἀρχάγγελοςarchànghelos - composto dalle parole αρχειν, "àrchein", comandare e αγγελος, "àngelos"), significa "capo degli angeli". La Chiesa Cattolica ne venera tre: Gabriele – Michele e Raffaele. La Chiesa Ortodossa venera anche Uriel – Barachiel – Jegudiel e Selafiel.

  • Confessore : colui che ha sofferto (prigionia, tortura, esilio ecc.) per la fede ma non è stato martirizzato a titolo definitivo

  • Discepoli: primitivi seguaci di Gesù elencati nel Vangelo di Luca (10.1-24) la Chiesa Ortodossa li venera come 70 apostoli.

  • Evangelista: “il santo, glorioso e lodevole Apostolo ed Evangelista” gli autori dei Vangeli canonici: Luca – Marco – Matteo e Giovanni.

  • Etnomartire- La Chiesa Ortodossa Italiana può riconoscere Santi anche cristiani italiani di particolare valore morale e spirituale morti non in “odio alla fede” (in odiun fidei) ma in “odio alla Patria” (in odium Patriae). Can. 93 comma 4

  • Geromartiri: “Nostro Padre tra i santi” martiri appartenenti all’ordine episcopale

  • Giusto: “il Santo e giusto” una persona santa sotto l'Antica Alleanza (Antico Testamento Israele) o per i santi sposati della Nuova Alleanza

  • Ieroconfessore : uno che ha sofferto per la fede, ma non è stato martirizzato, che è anche un sacerdot

  • Ieromartire: un martire membro dell’ordine sacerdotale

  • Illuminatore: il santo che per primo portò la fede a un popolo o a una regione, o che vi svolse una grande opera di evangelizzazione come missionario o evangelista.

  • Isoapostolo (Uguale agli Apostoli) : colui la cui opera ha notevolmente edificato la Chiesa, sia attraverso il lavoro missionario diretto che assistendo il posto della Chiesa nella società, solitamente attribuito agli Imperatori romani: es. san Costantino I, isapostolo

  • Martire : uno che è morto per la fede - Can. 93 comma 3

  • Matto per Cristo : un santo noto per la sua apparente, ma santa, follia

  • Megamartire (Grande martire) : uno che è stato martirizzato per la fede e ha subito torture - Can. 93 comma 3

  • Mirovita - "colui che secerne il balsamo" dal corpo incorrotto es. San Nicola

  • Misericordioso : Santo noto in vita per il lavoro di beneficenza, specialmente verso i poveri Can. 93 comma 6

  • Non mercenario : un santo che ha rifiutato di accettare il pagamento per la guarigione

  • Nuovo martire : un martire che spesso porta lo stesso nome di un martire più antico, ma di solito più recente nella storia della Chiesa

  • Patriarchi: sono le venti figure ataviche tra Adamo e Abramo. Dieci sono antidiluviane (Adamo – Seth – Enos – Kenan – Malaleèl – Iared – Enoch – Matusalemme – Lamech e Noè) e dieci post-diluviani (Sem – Arpachshad – Kenan - Shelah - Eber – Peleg – Reu – Nahor – Terah – Abramo)

  • Portatore di Dio : uno che porta Dio dentro di sé ed è infiammato nel cuore dall'amore per Lui 

  • Portatrice di mirra : una delle donne che erano presenti alla passione di Cristo e andò al sepolcro per ungere il corpo di Gesù

  • Profeta: I 16 profeti biblici (A.T.) più Giovanni Battista (N.T.)

  • Portatore di passione : uno che ha affrontato la sua morte in modo simile a Cristo

  • Protomartire : il primo martire in una determinata località, città o regione

  • Venerabile: un santo monaco - Can. 93 comma 6

  • Venerabile-martire : un monastico martirizzato

  • Vergine martire : una donna martire non sposata, non monastica, casta

  • Taumaturgo : un santo famoso per aver compiuto miracoli, Can. 93 comma 6

  • Teologo : santo i cui scritti teologici sono ritenute di aparticolare valore dalla Chiesa.

lunedì 30 novembre 2020

San Nicola di Myra. Il vescovo che diventò Babbo Natale.

San NICOLA di Myra...

il vescovo che diventò Babbo Natale !

 

San Nicola ha affascinato il medioevo non meno del nostro tempo storico. Egli durante la vita si prese carico di orfani, vedove e gente perseguitata. Per questo, ancora oggi, egli continua a portare doni, e con essi  gioia e serenità alle genti del mondo, ma ha assunto le sembianze poetiche di: Babbo Natale e Santa Claus.

 

Proveniva da una famiglia nobile. Fu eletto vescovo per le sue doti di pietà e di carità molto esplicite fin da bambino. Fu considerato santo anche da vivo. Divenuto vescovo di Myra nel 300, in un periodo in cui tutti i cristiani erano perseguitati, fu imprigionato ed esiliato da Diocleziano. Quando Costantino nel 313 permise il culto del cristianesimo, Nicola fu liberato e riassunse la carica di Vescovo di Myra. Dopo la sua morte (il 6 dicembre di un anno compreso tra il 340 e il 352), il suo corpo fu seppellito a Myra, e in seguito traslato a Bari da 62 marinai pugliesi. San Nicola divenne uno dei santi più venerati dai cristiani Ortodossi dell’Impero Bizantino: oggi è patrono della Russia e della Grecia, oltre che della città di Bari.

Intorno al secolo XI i marinai normanni lo elessero a loro protettore, contribuendo alla diffusione capillare del culto anche in Francia, in Germania, in Olanda e in Inghilterra.

San Nicola ispirò numerose opere letterarie e musicali: la “Liturgia di San Nicola” (secolo X), il dramma “Legenda Aurea” di Iacopo de Varagine (‘200), che nel 1438 fu tradotto in inglese sotto il titolo “The Gilte Legende”, ed altri componimenti di vario genere. Durante i secoli successivi il culto di San Nicola fu portato dai coloni olandesi anche nel Nuovo Mondo, a New York (allora New Amsterdam).

A Bari le spoglie di san Nicola vennero collocate in una chiesa cittadina, ma era una sistemazione provvisoria, il 29 settembre 1089 esse trovano sistemazione definitiva nella cripta, già pronta, della basilica che si sta innalzando in suo onore. E’ il Papa in persona, Urbano II, a deporle sotto l’altare. Nel 1098 lo stesso Urbano II presiede nella basilica un concilio di vescovi, tra i quali alcuni “greci” dell’Italia settentrionale: c’è già stato lo scisma d’Oriente. Alla fine del XX secolo la basilica, affidata da Pio XII ai domenicani, è luogo d’incontro tra le Chiese d’Oriente e d’Occidente, e sede dell’Istituto di Teologia Ecumenica San Nicola. Nella cripta c’è anche una cappella orientale, dove i cristiani ancora “separati” dal 1054 possono celebrare la loro liturgia. Nicola di Mira, divenuto Nicola di Bari, è veramente  un santo per tutti i millenni

Durante la vita si prese cura dei poveri. La sua fama di generosità deriva dalla vicenda che lo vede benefattore di tre ragazze, le quali rischiavano di finire come prostitute non essendo il loro padre in grado di pagare i debiti da cui era gravato.

Quando San Nicola lo venne a sapere, per tre notti consecutive gettò nella finestra della stanza da letto delle figlie borsellini di monete salvandole da un destino infausto. Il padre pagò i debiti e gli rimasero anche  i soldi per le doti delle tre figlie. Per questo motivo le ragazze nubili che hanno il desiderio di sposarsi pregano San Nicola.

Durante la sua permanenza a Bari, salvò la vita ad alcuni marinai, per cui con l’attributo dell’ancora viene venerato come patrono dei marinai e dei commercianti. San Nicola protesse inoltre i pescatori e nell’Europa centrale i traghettatori, si curò dei ponti e protesse dalle alluvioni.

Il giorno della festa di San Nicola – il 6 dicembre – da allora fu associato alla ricchezza e alla prosperità.

Legato alla vicenda delle tre ragazze è rimasta legata al Santo la modalità della presentazione dei doni, generosi e di nascosto !  Si è instaurata l'usanza, a seconda dei vari paesi, di  presentare i doni o buttandoli dal camino, o nella calza, o nella scarpa.

San Nicola (St. Nicolaus o Santa Claus) porta i regali ai bambini in Inghilterra, negli Stati Uniti, in Svezia e in altri paesi, ma non a Natale,  bensì in occasione della sua festa, il 6 dicembre. Lo sfruttamento commerciale della icona di Santa Claus, ha creato una sorta di contrapposizione con il Natale del Signore, facendo erroneamente coincidere la venuta del Babbo Natale ( Santa Claus) portatore di doni con la nascita di Cristo. Facendo un pò d'ordine con le date, si può tranquillamente lasciar continuare a sognare i bambini aspettando Babbo Natale! Magari il 6 Dicembre!

A Bari l’8 maggio si festeggia la traslazione delle ossa di San Nicola con un corteo storico ed una “regata” sul mare con le barche cariche di gente che vanno verso la statua del santo (le reliquie del Santo si trovano nella cripta della Chiesa di San Nicola sul Lungomare di Bari, dedicato all'Imperatore Augusto).

I devoti da sempre fanno ricorso al Santo per chiedere la salute del corpo e dello spirito, mediante il pio uso della manna, liquido odoroso che si crea nell'urna ove sono conservate le sue ossa. Quella che si distribuisce ai fedeli è acqua benedetta con una piccolissima quantità di manna pura.  Questa composizione viene conservata in bottigliette, viene usata come bevanda oppure per aspergere le parti malate del corpo. La manna di San Nicola, questa sua singolare reliquia, è fonte di speranza e salute per quanti vi ricorrono con fiducioso abbandono in Dio attraverso la devozione al Santo.

☦ Padre Gianni

Sesso disabile, anima e corpo

 

Sesso disabile, anima e corpo

Il cortometraggio americano Breathing Lessons: The Life and Work of Mark O'Brien del 1996 diretto dalla regista Jessica Yu che nel 1997 si è aggiudicato l'Oscar come Best Documentary delineando il ritratto dello scrittore Mark O'Brien, che a seguito della poliomielite contratta da bambino passò gran parte della sua vita in un polmone artificiale.

Egli affermava : "Le due mitologie sulle persone disabili si riducono a una: non possiamo fare nulla, o due: possiamo fare tutto, ma la verità è che siamo solo umani".

Per oltre quarant'anni, ha combattuto contro la malattia, subendo e rigettando i vincoli della burocrazia, mettendo in luce le contraddittorie percezioni inerenti la disabilità proiettate sul piano sociale al fine di ribadire il suo diritto a condurre una vita indipendente, nella sua interezza ed identità, anche sessuale.

Mark O'Brien parte dagli sforzi e dalle sensazioni derivanti dagli esercizi di respirazione, sino alle profonde considerazioni legate al lavoro, al sesso, alla morte ed anche a Dio e innalza le poesia della bellezza della vita in tutte le sue forme ed identità, e pare gridare io vivo, io sono nel totale rapporto identitario con la realtà che circonda la mia condizione di disabile, io devo poter esistere per ciò per cui sono.

Ecco che fuori dagli schemi e preconcetti legati al proprio background sociale, culturale e religioso mi soffermo a considerare che forse è stato atavicamente tenuto fuori da ogni considerazione il rapporto esistente tra sessualità e disabilità.

Oggetto e scopo sessuale nonché l’intero universo della sfera sessuale che ordine di problema costituisce nel variegato mondo del diversamente abile?

Per un primo, ma profondo approccio a questo problema consiglio la visione del film “The Session” del 2012 che facendo riferimento sempre a Mark O'Brien, narra in chiave cinematografica la storia del poeta e giornalista che a 38 anni decide di porre fine al suo stato di verginità sessuale e con l’aiuto del sacerdote a lui vicino, padre Brendan, assume un compassionevole surrogato sessuale rappresentato da una donna con cui concorda sei incontri, che si interromperanno a causa dell’impeto delle emozioni affettive e passionali che il rapporto così instaurato causerà involontariamente .

Le moderne teorie psicoanalitiche si sono allontanate dall’interpretazione energetico-pulsionale, circa la definizione della sfera sessuale almeno nel suo aspetto esplicativo, convergendo verso le teorie oggettuali che percepiscono l'origine dello sviluppo psichico, e con esso quello della sessualità, nelle relazioni oggettuali, conseguenza dell’esperienza relazionale, non legate a fenomeni endogeni.

Ogni persona ha la sua soggettiva attitudine nell'essere affascinato e sessualmente eccitato, nel provare particolare piacere coinvolto in alcune circostanze piuttosto che in altre, così come provare pulsioni nei confronti di specifiche parti del corpo, così come nei confronti dell’osservare determinate situazioni o provare sensazioni tattili, sentire odori, suoni o essere attratto da capi di abbigliamento particolari: un universo complesso in cui si struttura una propria unica identità sessuale.

Pauletta D'Anna interpreta in chiave antropologica la sfera della sessualità, in ogni sua manifestazione enucleandosi dal concetto di normalità/patologia, mettendo così in luce di sola oggettività, come essa sia determinata dal gruppo sociale

La dimensione sessuale individuale è costituita dall’insieme delle costruzioni psichiche che scandiscono lo sviluppo di un individuo, che vengono memorizzate, come iniziale entità dinamica, si sedimentano nel tempo costituendo le strutture della sessualità individuale.

Queste “memorie” soggettivamente vissute come provenienti dagli organi genitali, sono in effetti delle mere elaborazioni psichiche per cui ogni percezione divine un insieme di afferenze. Le entità identificate come insiemi afferenziali rappresentano i significanti dei significati interiori strutturatisi nell’iter del costrutto evolutivo dell’identità sessuale soggettiva.

Allora anche i disabili fanno sesso….peccato che in questa società ciò sia ancora un tabù che va abbattuto.

ing. dott. prof. Ambrogio Giordano
ProRettore Università Ortodossa San Giovanni Crisostomo



domenica 29 novembre 2020

Riflessioni sul Nuovus Ordo Missae di Papa Francesco

 

Riflessioni sul

Nuovus Ordo Missae

di Papa Francesco


Domenica 29 novembre sarà ricordata come la data nella quale è entrato in vigore il Novus Ordo Missae o Messa di Papa Francesco (Jorge Mario Bergoglio) nella quale sono riportate varie novità, su alcune delle quali ci permettiamo di effettuare delle riflessioni teologiche. Segnalo, la modifica del Gloria dove, dopo 2000 anni, la frase riportata dal Vangelo secondo Luca (Lc 2,14) «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà» viene modificata in: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama» analoga a quella in uso nelle Chiese Evangeliche «Gloria a Dio nei luoghi altissimi, e pace in terra agli uomini, su cui si posa il suo favore» (traduzione della Bibbia in fatta dal protestante lucchese Giovanni Diodati e pubblicata a Ginevra nel XVII secolo). Tale modifica, più vicina alla teologia protestante che a quella cattolica, è in contrasto con la traduzione fatta da san Girolamo (la Vulgata) , che a nostro parere era più esatta, perché “gli uomini di buona volontà” sono coloro che accolgono il messaggio di Gesù, Figlio di Dio, mentre la formula “che egli ama” o “su cui si posa il suo favore” come è recitata nelle chiese evangeliche riformate e luterane, risente da un lato della dottrina agostiniana della Grazia creata e della predestinazione, estranee all’Ortodossia cristiana, e dall’altro a quel misericordismo bergogliano che in un colloquio col giornalista Eugenio Scalfari del marzo 2018 ha sostenuto che “l’inferno non esiste” (come anche che Gesù non era Dio ma un Uomo) e si è fatto promotore di quella teoria detta Apocatastasi (apokatástasis) che significa "ritorno allo stato originario" o "reintegrazione", elaborata da alcuni seguaci di Origine, che fu condannata come eretica dal II Concilio Ecumenico di Costantinopoli del 553 indetto dall’imperatore romano san Giustiniano I, isapostolo, che condannò tale dottrina anche con un apposito Editto. Nel rito della pace non si dice più «Scambiatevi un segno di pace», ma da: «Scambiatevi il dono della pace», tale modifiche, pur contrastando un uso plurisecolare da parte del clero e del popolo sono, a mio parere discutibile, è comunque teologicamente neutra. Per seguire il pensiero unico del “politicamente corretto” viene aggiunto nell’atto penitenziale della Confessio, la parola “sorelle”: «Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli e sorelle»  cosa ribadita anche nella preghiera per i defunti: «Ricordati anche dei nostri fratelli e delle nostre sorelle». Nella storia della cristianità e nei testi sacri i termini “fratelli” e “uomini non hanno una connotazione maschile ma neutra, intendendo TUTTI i credenti o i membri dell’umanità, è come se uno dovesse declinare al femminile il temine idraulico o al maschile astronauta con i quali più che un genere sessuale s’intende una professione, e a quando parlando degli angeli ci si riferirà a loro come “agli angeli e alle angele”? Altra novità è l’aver modificato, durante il rito eucaristico, alla formula: “Ecco l’Agnello di Dio, ecco colui che toglie i peccati del mondo.(Giov 1,29) che concludeva “Beati gli invitati alla cena del Signore”. Con cena del Signore s’intendeva la santa cena istituita da Gesù, come riportato nei vangeli di Matteo (26,26-28), Marco (14,22-24) e Luca (22,19-20) e nella prima lettera di san Paolo ai Corinzi (11,23-25), mentre con Beati gli invitati alla cena dell’Agnellosi passa da un riferimento evangelico ad uno apocalittico - Apocalisse (19,9) : “E l'angelo mi disse: «Scrivi: "Beati quelli che sono invitati alla cena delle nozze dell'Agnello"riferito non al popolo vivente di Dio ma alla Parusia, ossia la venuta di Gesù alla fine dei tempi, per instaurare il Regno di Dio (si vogliono forse trasformare le Chiese in Assemblee del Regno con i cattolici nuovi testimoni di Geova?). La cosa che veramente lascia perplessi è la sostituzione durante la preghiera eucaristica della frase Santifica questi doni con l’effusione del tuo Spiritocon Santifica questi doni con la RUGIADA del tuo Spirito”. Che vuol dire con la rugiada”? Cosa c’entrano queste goccioline dovute alla condensazione del vapore acqueo con l’ipostasi dello Spirito Santo che, semmai, si è manifestato durante il battesimo di Gesù sotto forma di colomba, vedi i vangeli di Matteo (3,13-17), Marco (19,11), Luca (3,21-22) e Giovanni (1,31-33), o nella Pentecoste come lingua di fuoco (Atti 2,1-11)? Tale teoria bergogliana della rugiada sembra mutuata dalle teorie teosofiche dello scrittore Georg von Welling e del filosofo ermetico Anton Kirghweger per le quali “l’acqua spirituale, principio di tutte le cose, scende sulla terra ”come rugiada”, raccolta da Sole e Lunacome sostenuto nel testo “Aurea Catena Homeri” e dalla rivista Lucifer della famosa occultista Madame Blawatsky. D’altra parte cosa ci si può attendere da un papa che ha fatto portare in processione, dentro il Vaticano, la statua della dea pagana Pachamama, invitando i cristiani ad onorarla  (1 giugno 2016) perché: A noi tutti piace la Madre Terra perché è quella che ci ha dato la vita”; oppure che ha affermato (7 febbraio 2016): “tra i grandi d’Italia c’è Emma Bonino” (nota atea, abortista, divorzista e promotrice della cultura gender); oppure: anche dentro la santissima Trinità stanno tutti litigando a porte chiuse, mentre fuori l’immagine è di unità(17 marzo 2017); che in un’Omelia a Santa Marta, nello stesso anno, ha sostenuto che Gesù in Croce si è fatto diavolo, serpenteo che in un’udienza generale in piazza San Pietro, ha detto che “la morte di Gesù è un fatto storico ma la sua risurrezione noo un’infinità di altre eresie per elencare le quali non basta un articolo, e forse neppure un libro.

Mons. Filippo Ortenzi

Arcivescovo Metropolita della Chiesa Ortodossa Italiana

Rettore Università Ortodossa San Giovanni Crisostomo

web: www.chiesa-ortodossa.it



Richiesta di iscrizione ai Corsi

 Richiesta di iscrizione ai Corsi Accademia Ortodossa “San Nicodemo L'Aghiorita” email: accademia.ortodossa@gmail.com () Corso Liturgia ...