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giovedì 25 marzo 2021

Lo scisma del 1054

Lo scisma del 1054

 LEZIONE di sabato 27 marzo 2021

prof. Massimo Giusio:
Lo scisma del 1054: cause ufficiali e cause vere
Fozio, l'interpolazione del Simbolo Costantinopolitano, il "Filioque" da Toledo in poi, Lo Spirito Santo e la Teologia trinitaria nei suoi sviluppi

prof. Tudor Petcu: Lo sviluppo e l'evoluzione storica della spiritualità ortodossa in Russia, in Grecia ed in Romania: analisi di alcuni autori (Florenskij, Sarov, Nicodemo, Staniloae)

La "teologia dell'amicizia" nelle opere di Florenskij: il primato dell'Amore amicale su ogni rifiuto


(per partecipare alle lezioni, che si tengono il sabato dalle ore 17,30 alle 20
scrivere a: unisangiov.crisostomo@gmail.com)

venerdì 19 marzo 2021

RIFIUTARE UNA BENEDIZIONE A CHI LO RICHIEDE E' ATTO DISUMANO E OFFENDE IL VANGELO

RIFIUTARE UNA BENEDIZIONE A CHI LO RICHIEDE

E' ATTO DISUMANO E OFFENDE IL VANGELO




La Chiesa Ortodossa Italiana, a mezzo del suo Arcivescovo Mons. Filippo Ortenzi, ha approvato il seguente comunicato:

La recente pronuncia della Chiesa Cattolica Romana (“Responsum” C.D.F. del 15 marzo) in ordine alla illiceità della Benedizione delle unioni di persone dello stesso stesso, impone alcune riflessioni e considerazioni teologiche ed antropologiche alla luce del Vangelo, dello spirito pastorale vero e della natura strutturale e funzionale dell'atto benedizionale. Tutto l'anno, ed in particolare nella giornata di S. Antonio, si benedicono in molti luoghi cani, gatti, criceti e pappagalli. La Chiesa Cattolica ha benedetto nei secoli inquisitori, roghi, dittatori di ogni specie, funerali di criminali, assassini, mafiosi, camorristi, con carrozze e cavalli, suicidi, alberi, pietre, elementi naturali. Le Benedizioni di unioni civili di persone dello stesso sesso, invece, costituiscono per il Responsum un atto “illecito”. Quindi è impossibile benedirle. Per la verità, la formulazione giuridica, erede della tradizionale semantica magisteriale, è più sottile: il parere conclude che la Chiesa “non ha il potere di disporre” della benedizione. Stiamo ovviamente, parlando del caso in cui questa benedizione venga richiesta, espressamente, dalle persone omosessuali che, credendo ovviamente nel valore della protezione divina e nel cammino di fede, intendono unirsi stabilmente su una base affettiva solida. Vediamo, nel dettaglio, il percorso argomentativo con il quale si è giunti all'apodittica risoluzione consultiva.

  1. Viene citato, anzitutto, il Catechismo ufficiale (n. 1670) che nel contesto definitorio della Benedizione precisa che essa «chiama gli uomini a lodare Dio, li invita a chiedere la sua protezione, li esorta a meritare, con la santità della vita, la sua misericordia» Più ampio di così, incondizionatamente, non si può esprimere. Si indica poi che le benedizioni, inoltre, sono «istituite in certo qual modo a imitazione dei sacramenti, si riportano sempre e principalmente a effetti spirituali, che ottengono per impetrazione della Chiesa». Il primo passaggio logico ostativo è che si interpreta quel termine, “uomini” come “relazioni”, per cui occorrerebbe che “ciò che viene benedetto sia oggettivamente e positivamente ordinato a ricevere e ad esprimere la grazia, in funzione dei disegni di Dio iscritti nella Creazione e pienamente rivelati da Cristo Signore”. Quindi, solo le “realtà ordinate” (quelle, si capisce, ritenute conformi ai disegni divini dal Magistero), a servire i disegni di Dio possono essere destinatarie della Benedizione. Si prosegue indicando che “per tale motivo, non è lecito impartire una benedizione a relazioni, o a partenariati anche stabili, che implicano una prassi sessuale fuori dal matrimonio (vale a dire, fuori dell’unione indissolubile di un uomo e una donna aperta di per sé alla trasmissione della vita), come è il caso delle unioni fra persone dello stesso sesso”.

  2. Con lo stesso iter logico, le coppie sterili non prevedono una apertura per sé alla trasmissione della vita, anzi la escludono sul piano biologico ed a priori. Ma proseguiamo. Le unioni civili sarebbero “in relazione con i sacramenti” e per ciò solo illecite. Il disegno di Dio è valido solo per il matrimonio e la famiglia intesa in senso tradizionale. Per cui, la fattispecie illecita è interpretata come “contraria” al disegno di Dio. Con la stessa ricostruzione ermeneutica, si sono torturati, bolliti e bruciati gli omosessuali sui roghi per cinquecento anni. Nessuno si pone la domanda “Ma non è che anche questo tipo di affettività stabili sono una manifestazione del disegno di Dio, per sé imperscrutabile, una forma per quanto minoritaria ma sincera e di vero amore, un modo per dare ordine e armonia a vite spesso discriminate, offese, dileggiate anche a causa dello stigma cattolico ultrasecolare cui sono state sottoposte, nonostante la presenza massiccia (alcuni testi recenti parlano di 65 – 70 per cento) di sacerdoti cattolici omosessuali, spesso protagonisti delle cronache (basta inserire la voce “pretigay” sui motori di ricerca) per episodi inconcepibili, violenze su ragazzi talvolta minori, costumi viziosi di frequentazione di prostituti, distrazione di fondi, imbarazzanti scoperte in saune, cinema, ed altri teatri erotici ben meno commendevoli rispetto ad un sereno affetto stabile?

  3. Ulteriore argomento di chiusura è la cosiddetta “ermeneutica analogica”: queste unioni costituiscono (“in certo qual modo”, precisa il testo) una “imitazione o un rimando di analogia con la benedizione nuziale”. Era probabilmente un rimando, allora, anche quello della nota vicenda evangelica del centurione (cfr. Matteo 8:5-13) in cui siamo con evidenza di fronte ad una unione “scandalosa” (il termine greco, “pais”, è lo stesso utilizzato per definite l'amante giovane di un maschio adulto: di qui, peraltro, l'espressione “paiderastes”). Il centurione chiede a Gesù di guarire il ragazzo malato, ma precisa che non è il caso che il Salvatore si rechi di persona nella sua casa (difficile interpretare tale espressione se non con l'evidente imbarazzo del militare romano). Cosa fa Gesù? Lo guarisce. Senza alcuna condizione o premessa teologica, incondizionatamente e gratuitamente. Per la Benedizione non dovrebbe valere un principio analogo? Benedire significa forse approvare, nel merito, ed elevare a modello quella relazione? O non, semplicemente, formulare un augurio ed un auspicio di protezione divina, di crescita nella fede, magari anche di riflessione e di ponderazione, ma in cui prevale l'Amore, spirito vero ed essenza primaria del Vangelo? In ogni caso, e senza condizioni. Meno che mai con dichiarazioni di “illiceità”.

  4. Si è pensato alle conseguenze di un rifiuto “ufficializzato”, a chi lo richiede cristianamente ed in buona fede, seppure per una unione che non è quella idealmente ritenuta perfetta dal Magistero, del matrimonio tra uomo e donna, ma è realizzata tra due esseri umani, nella loro fragilità e nella loro fede e ricerca di Dio? Significa, con effetti psicologici devastanti di cui ci si assume la responsabilità, respingere per loro l'aiuto e la parola di Dio. Siete nel peccato mortale, la sanzione escatologica è infernale. Nella sostanza, i Pastori cattolici romani devono accogliere con rispetto e delicatezza gli omosessuali, benedirli eccezionalmente ma solo “uti singuli”, ma questi non possono decidere, con sanzione di “illiceità” e divieto di benedizione, di vivere assieme, volersi bene, dare ordine e normalità alla loro esistenza e fornirsi aiuto reciproco, nella gioventù e nella vecchiaia. Come è acquisizione ormai evidente alla coscienza sociale, salvo esecrabili sacche di sottocultura, ignoranza o discriminazione. Ciò appare del tutto disumano, specie se posto il relazione alla contraddittorietà di certi comportamenti recenti della Chiesa, che percepisce miliardi dallo Stato e finanzia, con somme enormi, produzioni artistiche di noti artisti gay sposati da anni, che perciò la umiliano e deridono sui media, o che con un continuo “tira e molla” di aperture e chiusure come i DPCM sulla pandemia, alterna spiragli di comprensione (“Chi sono io per giudicare gli omosessuali che cercano Dio?”) a frasi apodittiche come “la benedizione manifesterebbe l’intenzione non di affidare alla protezione e all’aiuto di Dio alcune singole persone, nel senso di cui sopra, ma di approvare e incoraggiare una scelta ed una prassi di vita che non possono essere riconosciute come oggettivamente ordinate ai disegni rivelati di Dio”. Come se si conoscesse, e si potesse conoscere, senza precomprensioni inconsce e poco neutre, in una comunità fortemente caratterizzata dalla presenza massiccia di membri ad orientamento omosessuale o bisessuale, il reale contenuto dei “disegni rivelati da Dio”. Sarebbe forse più prudente, invece che assumere scelte offensive e disumanizzanti, far prevalere l'Amore, in ogni caso, sul rifiuto. Un rifiuto, per quanto giustificato da sottigliezze giuridico-canonistiche, fragili appigli ermeneutici e pretese di conoscenza della volontà imperscrutabile di Dio, è molto peggio, sul piano teologico, ma anche antropologico e psicologico, di un gesto definitivo e totale di Amore. Perchè l'essenza è nell'Amore, non è mai nel rifiuto. Neppure se sottilmente giustificato. C'era bisogno, con tutti i problemi della secolarizzazione, del relativismo dilagante e della scristianizzazione, di questa ulteriore ferita spirituale, psicologica e psicosociale per milioni di fratelli?

  5. La Chiesa Ortodossa Italiana, pertanto, continuerà la propria prassi di Benedizione, per i fedeli cristiani che ne fanno espressa e sincera richiesta, delle unioni affettive stabili, senza che ciò implichi alcuna valutazione esplicita od implicita di tale relazione dei contenuti di tali relazioni come modello da imitare, ma neppure da condannare con toni offensivi, ritenendo che questi nostri fratelli rimangano e crescano frugiferenti nella Chiesa e ne costituiscano un differente, ma prezioso e speciale arricchimento. Che fa parte, anche esso, del Disegno divino che tutto ha creato così com'è, tutto sa, tutto ha previsto e voluto. E tutto ama. E sicuramente, senza ombra di dubbio, della lettera e dello spirito evangelico. E pensiamo e riteniamo che in Paradiso possa esserci, con molta maggiore probabilità, il centurione del Vangelo di Matteo piuttosto che tanti ipocriti, farisei e sepolcri imbiancati. O moralisti che di giorno condannano e la sera volano nelle chat omoerotiche, come ci confermano i media ogni giorno. Ciò nonostante, invitiamo con sincera volontà di dialogo e spirito costruttivo i fratelli della tradizione romana, specialmente coloro che vivono con dolore contraddizioni personali e sensibilità su questi temi, a ripensare e rivedere con contrizione e discernimento queste erronee posizioni che provocano dolore, difficoltà umane e psicologiche specie nei soggetti più giovani, ed ulteriore colpevolizzazione e stigmatizzazione sociale. Quanto meno perchè, dopo averli bruciati per mezzo millennio con lo stesso stilema ermeneutico della convinzione della verità di una asserita “contrarietà ai disegni divini”, questi nostri fratelli, specie da noi Pastori, meriterebbero per il Mistero inscrutabile della loro condizione umana e naturale un ben diverso, più nobile ed accogliente risarcimento. Fatto di tenerezza e di aiuto nella fede. Gesù, al centurione, non chiede patenti di conformità ai disegni divini. Guarisce. E basta. La medicina dell'anima è nell'Amore. Non nel rifiuto.

p.s. nella foto, benedizione di due fedeli Katia e Francesca, secondo l'antico benedizionale ortodosso dell'adelphopoiesis (affratellamento), effettuato a Roma dal vescovo Filippo, assistito da padre Antonio e dalla diaconessa Gabriela. La cerimonia di affratellamento spirituale tra membri dello stesso sesso è in uso nelle chiese ortodosse orientali fin dai primi secoli della cristianità e non è stata mai formalmente abrogata. Anche nella Chiesa latina d'occidente,   era in uso un rituale analogo, del quale ci sono tracce fino al XII secolo  in Slovenia e Croazia, denominato Ordo ad frates faciendum. Nelle Chiese ortodosse di tradizione slava si usano i termini pobratimstwo (affratellamento) e posestrinstwo (assorellamento) per le coppie omo-affettive maschili o femminili. Santi protettori delle coppie omo-affettive sono Sergio e Bacco,   due soldati romani morti durante la persecuzione di Diocleziano e che furono dichiarati protettori dell'esercito imperiale romano (impropriamente definito bizantino)  

I santi e gloriosi martiri Sergio e Bacco, legionari romani

mercoledì 17 marzo 2021

Lezioni sull'esistenza di Dio

 Lezioni sull'esistenza di Dio



Lezione tenuta dal prof. Massimo Giusio, teologo e Preside del Dipartimento Storico-Religioso dell'Università Ortodossa San Giovanni Crisostomo e dal prof. Tudor Pectu, del Dipartimento Filosofia delle Religioni dell'Università di Bucarest.

Massimo Giusio: 

- La Scolastica e Tommaso D'Aquino 

- Vita, opere e pensiero 

- L'esistenza di Dio in "Cinque Vie" 

- Le critiche fino al Novecento (Kenny, Geach, ecc.).


Tudor Petcu: 

- Fede e ragione in Tommaso d'Aquino e nella storia della spiritualità ortodossa,

- Gregorio Palamas 

- Analogie e differenze tra Occidente e cristianesimo orientale sul tema fede 

- ragione.


Per maggiori informazioni: unisangiov.crisostomo@gmail.com

lunedì 15 marzo 2021

La salute dell'anima favorisce la salute del corpo e aiuta a superare gli effetti della pandemi

 

 La salute dell'anima  favorisce la salute del corpo e aiuta a superare gli effetti della pandemia

La chiusura altalenante di palestre e chiese ha un effetto devastante per la salute fisica e spirituale della popolazione. La salute fisica e spirituale sono intrinsecamente connesse e la religione, come dimostra il fatto che epoca immemorabile la figura del sacerdote e del medico spesso coincidevano, e di questo ne è prova, ancora oggi, della persistenza di guaritori-sciamani in diverse aree tribali dell’Africa, delle Americhe, dell’Asia e dell’Oceania. La cura della salute non soltanto fisica, ma anche spirituale è riconosciuta anche dal nostro Ordinamento statuale che prevede la presenza di cappelle negli Ospedali, perché l’assistenza religiosa e la preghiera sono utili anche a superare i momenti di sconforto e di dolore, dare serenità all’anima e aiutare a superare la malattia. Ci sono malattie poi, come la depressione, dove l’assistenza spirituale ha spesso effetti più benefici delle cure mediche, come è anche vero che chi crede ha maggiori possibilità di guarigione rispetto ai non credenti. Che la religione ha un effetto benefico sulla salute è un dato scientifico incontrovertibile, infatti secondo una ricerca della della Harvard School of Public Health che hanno pubblicato un’analisi del loro grande studio prospettico su 74.543 infermiere americane circa la relazione tra la frequentazione di funzioni religiose e la mortalità, ha certificato che le possibilità di contrarre malattie, anche mortali, sono tra i credenti, molto minori rispetto a coloro che non credono. Storicamente poi l’assistenza psicologica alle famiglie, come anche ai malati, è stata storicamente appannaggio dei sacerdoti, e non è detto che quella religiosa sia meno efficiente di quella offerta dagli psicologi. Sul quotidiano online d’informazione sanitaria www.quotidianosanità.it del 20 maggio 2016 viene riportata una dichiarazione del dott. Franco Berrino, epidemiologo dell’Istituto Tumori di Milano per il quale: “è ragionevole ipotizzare che la preghiera, agisca riducendo uno dei principali fattori di rischio delle malattie croniche, lo stato infiammatorio cronico”. Chiudere o limitare luoghi di culto o assistenza religiosa non aiuta certamente la popolazione a superare l’impatto che la pandemia ha non soltanto sull’economia ma anche sulla salute psico-fisica delle persone. Il cristianesimo poi è non soltanto la religione della salvezza delle anime ma anche della salute e, come ci ricorda il Vangelo, Gesù ha integrato la sua predicazione effettuando guarigioni miracolose e dando speranza all’umanità del superamento della morte attraverso la sua risurrezione. Oggi vari studi scientifici, effettuati soprattutto in America, riconoscono l’importanza medica del cristianesimo quale religione della salute dell’anima e del corpo, e che la cura sacerdotale ha un effetto benefico perché sviluppando emozioni positive, ha effetti sull’umore, favorisce l’ottimismo indispensabile per superare le malattie, offre una prospettiva di speranza, ha effetti anche sulla longevità, il miglioramento dell’aspettativa di vita e la qualità della vita. Oggi ad esempio sta crescendo la psicologia della religione, che studia il comportamento umano in rapporto con il trascendente, critica la psicologia freudiana e sostiene che “numerose nevrosi sono principalmente legate al fatto che i bisogni religiosi dell’anima non sono più presi sul serio dalla psicologia”. Le neuroscienze spirituali, la neuroteologia, la teobiologia, la teologia del corpo ecc., come anche accertato da numerose ricerche accademiche, sostengono che le pratiche religiose, la preghiera, la meditazione ortodossa quale l’esicasmo o preghiera del cuore, sono una risorsa utile a far fronte a situazioni di sofferenza, stress e problemi di vita che interferiscono con la salute fisica e mentale. Alla luce di ciò bloccare o limitare  l’assistenza religiosa alla popolazione danneggia le difese immunitarie e favorisce, non ostacola, l’incidenza della pandemia sulla società. Il cristianesimo poi, da sempre, è una religione medicinale che ha supportato la medicina anche attraverso preghiere e riti di guarigione che, da secoli, ha aiutato il nostro popolo a superare attraverso la cura della salute spirituale anche anche gli aspetti più tragici delle epidemie che hanno colpito ciclicamente l’umanità.

Filippo Ortenzi

arcivescovo metropolita della Chiesa Ortodossa Italiana

Salute e Covid-19

 La salute dell'anima  favorisce la salute del corpo e aiuta a superare gli effetti della pandemia

 

Chiesa Ortodossa Italiana

Via Appia Nuova n. 612  – 00179 ROMA

telefono: +39 0621119875 - email: chiesaortodossaitaliana@gmail.com  C.F. 930053400045

mercoledì 10 marzo 2021

Sabato prossimo - lezione su Tommaso d'Aquino e Gregorio Palamas

Sabato prossimo (13 marzo ore 17,30)

lezione su Tommaso d'Aquino e Gregorio Palamas




Cari fratelli, sabato prossimo, alle ore 17,30 si svolgerà la lezione settimanale di teologia e spiritualità ortodossa promossa dall'Università Ortodossa San Giovanni Crisostomo.

Coloro che non si sono ancora iscritti possono farlo compilando l'allegata scheda.
Questo è l'ultimo avviso, chi non si iscriverà entro sabato dovrà aspettare il prossimo corso.

Lezione di sabato prossimo 13 marzo:

Massimo Giusio:
- La Scolastica e Tommaso D'Aquino
- Vita, opere e pensiero
- L'esistenza di Dio in "Cinque Vie"
- Le critiche fino al Novecento (Kenny, Geach, ecc.).

Tudor Petcu:
- Fede e ragione in Tommaso d'Aquino e nella storia della spiritualità ortodossa,
- Gregorio Palamas
- Analogie e differenze tra Occidente e cristianesimo orientale sul tema fede
- ragione.
Le lezioni sono a numero chiuso
- Per ultime iscrizioni, mandate la scheda a: unisangiovanni@gmail.com



domenica 7 marzo 2021

In difesa e per la custodia del Creato

In difesa e per la custodia del Creato

Firmato Protocollo d'Intesa  tra Chiesa Ortodossa Italiana e Italia Bio

La Chiesa Ortodossa Italiana ha sottoscritto a Roma, il 5 marzo 2020, un Protocollo d’Intesa con l’associazione Italia Bio, che si è già concretizzata in Puglia nel varo di un Distretto alimentare Bio Food. Questa importante collaborazione è stata resa possibile grazie all'interessamento del presidente nazionale della Fraternità Ortodossa ing. Ambrogio Giordano, che ha già concretizzato una proficua collaborazione tra le due realtà in Puglia, dove si sta costituendo un importante Distretto Alimentare Bio Food. L’associazione Italia Bio è nata dall’iniziativa di alcuni produttori biologici al fine di promuovere prodotti e cibi sani, sviluppare un nuovo modello di economia sostenibile, sobria e conviviale, che garantisca la conservazione dell’ambiente e delle risorse naturali, la qualità della vita, la felicità delle persone e il rispetto del creato. In questa alleanza tra agricoltori e consumatori è importante anche l'apporto della visione cristiana che, come ha ricordato il nostro arcivescovo mons. Filippo Ortenzi citando la Genesi (Gn 2,15): “Dio pose l'uomo nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse” e il custodire, coltivare e valorizzare e non l’utilizzo predatorio e distruttivo, è quanto Dio ha indicato quale compito principale dell’umanità.

Riportiamo il testo del Protocollo d'Intesa tra la Chiesa Ortodossa Italiana e l'associazione Bio Food, sottoscritta da mons, Filippo Ortenzi e dal Presidente Nazionale di Italia Bio dott. Ignazio Garau.


DIFESA DEL CREATO E SVILUPPO SOSTENIBILE, AGRICOLTURA BIOLOGICA E SICUREZZA ALIMENTARE, SCAMBIO DI CONOSCENZE E COLLABORAZIONE PER PROMUOVERE E

DIFFONDERE L’ETICA DELLA VITA IN ARMONIA CON LA

REALTA’ MATERIALE E SPIRITUALE CHE CI CIRCONDA

Premesso che:

  • L'emergenza climatica, l'emergenza sanitaria e l'emergenza economica che gravano su tutta la Comunità Umana sono strettamente connesse tra di loro e sono conseguenti alla nostra disattenzione nei confronti del pianeta che ci ospita, all'eccessivo sfruttamento delle risorse a disposizione;

  • Economia” ed “ecologia” non sono discipline tra loro antitetiche, come si è continuato a pensare fino al recente passato, considerato anche che i due termini condividono un identico elemento etimologico, l’οἶκος, che sta a indicare lo stesso interesse per la gestione della “casa”, ovvero per l’amministrazione del nostro spazio vitale;

  • È necessario cambiare rapidamente paradigma, modificare i modelli di riferimento economici, ambientali e sociali che ci hanno guidato nei secoli passati, occorre adottare nuovi e più sostenibili stili di vita: non siamo solo in un'epoca di cambiamenti, siamo al cambiamento di un'epoca. Nulla potrà essere semplicemente come prima, perché il prima ci ha portato ai problemi di oggi;

  • Per produrre cambiamenti in tempi brevi è necessario l'impegno delle istituzioni, ma anche il coinvolgimento dell'intera comunità.

Se promuoviamo una nuova visione del nostro rapporto con il creato, se tutti indichiamo la praticabilità e la convenienza di un modello di economia, e di società, più solare e solidale, più conviviale, assieme possiamo farcela;

  • Il cibo e l'agricoltura, biologica e contadina, sono i riferimenti da cui partire per un percorso di sviluppo sostenibile, poiché il cibo è coinvolgente e, nelle sue molteplici implicazioni, lega in modo stretto le persone, l'organizzazione delle comunità, la salute e la qualità della vita con le risorse naturali, la terra, la biodiversità, la loro gestione e salvaguardia;

  • L'agricoltura biologica è un insieme di principi e di valori che costituiscono una visione originale del modo in cui l'uomo deve interagire con il suo ambiente vitale, indicando modalità di produzione, preparazione e distribuzione del cibo e di altri beni che aiutino a non dissipare le risorse disponibili sul nostro pianeta terra, rispettando la vita delle piante e degli altri animali. L'agricoltura biologica afferisce al modo in cui le persone interagiscono con paesaggi vivi, si rapportano l'uno con l'altro, contribuiscono a formare e custodire l'eredità delle generazioni future;

  • la Chiesa Ortodossa Italiana e l'Associazione Italia Bio, pur nella diversità di caratteristiche, ruoli e funzioni, condividono la necessità di collaborare per promuovere iniziative e azioni orientate allo sviluppo sostenibile e alla difesa del nostro ecosistema.

Considerato che:

  • la Chiesa Ortodossa Italiana ritiene suo compito fondamentale agire per la salvaguardia del creato e vuole coinvolgere attivamente la Comunità dei fedeli avvalendosi della collaborazione e del supporto dell'Associazione Italia Bio.

Tutto ciò premesso e considerato

La Chiesa Ortodossa Italiana 



e

L’associazione Italia Bio



sottoscrivono il presente Protocollo d’Intesa concordando sulle finalità sopra esposte e congiuntamente, in relazione alle proprie competenze e ruoli, si impegnano a:

  • creare rapporti di scambio di conoscenze ed esperienze sui temi legati all’uso delle risorse, ai mutamenti climatici, alle energie rinnovabili, alle produzioni biologiche, alla biodiversità e più in generale allo sviluppo sostenibile e su come questi temi possano essere affrontati nel contesto specifico della Comunità Ecclesiale;

  • collaborare per attivare specifici momenti di approfondimento e di studio sulle tematiche dello sviluppo sostenibile, delle “sana alimentazione” e della “Dieta Mediterranea”, anche organizzando appositi corsi formativi in collaborazione con l'Università e gli Enti di Formazione della Chiesa;

  • per rendere concreta la scelta della sostenibilità all'interno di ogni comunità ecclesiale si istituirà un gruppo di lavoro, con i rappresentanti delle parti, con l'obiettivo di ideare un sistema di gestione ambientale differenziato per le diverse aree di interesse (chiese, scuole, strutture di accoglienza, ecc.). Obiettivo consentire a ogni comunità di ridurre significativamente i propri consumi di risorse, di energia (elettrica e termica), la produzione di rifiuti, fornendo il proprio contributo per la tutela dell'ambiente e del clima, risparmiando denaro e promuovendo una coscienza ambientale all'interno e all'esterno della chiesa;

  • lo stesso gruppo di lavoro elaborerà anche una proposta per prevedere in ogni comunità la possibilità di organizzare un gruppo di acquisto collegato direttamente ai produttori agricoli, facilitando la creazione di filiere corte che ristabiliscano corrette condizioni di collaborazione tra produttori e consumatori, con vantaggi per entrambe le parti;

  • tale scelte consentiranno di prevedere anche la possibilità di predisporre la certificazione ambientale di Chiesa eco-sostenibile;

  • un'impostazione che offrirà anche lo spunto per creare occasioni di condivisione comunitaria dell'esperienza ecologica e organizzare momenti di conoscenza delle qualità ambientali presenti nel territorio della comunità e opportunità conviviali per la scoperta delle produzioni biologiche e tipiche;

  • il percorso prevederà specifiche iniziative indirizzate ai bambini e ai giovani perché possano partecipare e condividere il progetto;

  • il gruppo di lavoro predisporrà una “Dichiarazione per la difesa del creato”, da sottoporre all'approvazione del Santo Sinodo della Chiesa Ortodossa Italiana;

  • creare una linea di prodotti biologici dei Monasteri o delle comunità religiose afferenti alla Chiesa Ortodossa Italiana;

  • fornire la consulenza interdisciplinare per la costituzione di un Comitato Tecnico Scientifico di supporto al progetto dei distretti Bio Slow sotto l'egida del Santo Sinodo della Chiesa Ortodossa Italiana;

  • la Chiesa Ortodossa Italiana nella persona del suo Primate Sua Beatitudine Filippo Ortenzi, darà la disponibilità ad assumere il ruolo di Cappellano dei singoli ambiti territoriali, nei quali i Distretti Bio Slow, in primis quello delle Puglie implementerà tutte le iniziative a livello nazionale;

  • la Chiesa Ortodossa Italiana a seguito della sottoscrizione del presente protocollo, collaborerà alla costruzione di paradigmi comunicativi, rivenienti dal confronto delle strutture preposte proprie dei vari Distretti Bio Slow, in particolare quello delle Puglie e degli esperti di comunicazione della Chiesa Ortodossa Italiana;

  • il Presidente nazionale di Italia Bio, in accordo con il Primate della Chiesa Ortodossa Italiana concorderà dichiarazioni ed eventi congiunti aventi la finalità di sfruttare la sinergia operativa derivante dal presente accordo, allo scopo di raggiungere gli obiettivi comuni concordati su scala nazionale. La Chiesa Ortodossa Italiana in particolare si impegna a sensibilizzare tutta la sua comunità presente in tutte le Regioni d’Italia;

  • la Chiesa Ortodossa Italiana, nella Regione Puglia, coinvolgerà l’associazione sociale e culturale Rinascita e Rose, con tutte le sue strutture, al fine di facilitare l'immediata attivazione di tutte le iniziative previste nella Regione in forza del fatto che il Presidente di detta associazione è un membro del clero della Chiesa Ortodossa Italiana, dando mandato allo stesso di rendersi immediatamente disponibile a supportare l'iniziativa qui oggetto di accordo, con tutti i mezzi disponibili dell'Associazione.

mercoledì 3 marzo 2021

Elementi di storia, teologia e filosofia della religione

 

Elementi di storia, teologia e filosofia della religione

Argomenti trattati nelle prime tre lezioni



  1. Finalità, struttura e svolgimento del corso

- Teologia: definizione, natura e caratteri

Gli scopi della teologia

Scienza “su Dio” e scienza “di Dio”

- Aspetti epistemologici (la teologia è “vera scienza”?)

- Scienze idiografiche e scienze nomotetiche

Il “metodo teologico”

- La Rivelazione, la Tradizione ed il Magistero

Fonti della Rivelazione

- Fede e ragione

Il rapporto tra filosofia e teologia ed i caratteri della filosofia della religione

La logica e la metafisica ed i loro rapporti con la fede e la teologia. - Problemi centrali e propedeutici: l'immortalità dell'Anima e l'esistenza di Dio nella storia del pensiero.


  1. L'anima e la sua immortalità

Caratteri dell'anima nella concezione cristiana e nelle altre religioni – Platone, la vita ed il pensiero e le sue dimostrazioni dell'immortalità dell'anima

Sapere scritto e sapere orale e loro trasmissione

- Il “mito del Dio Thot “ ed il suo “pensare alla vita dopo la Morte”. Il vero significato della morte, come ‘vero’ inizio dell’esistenza dell'anima, e della vita come preparazione filosofica al passaggio dell'anima fuori del corpo. Aspetti etimologici: ciò che da’ vita è l’anemos, il soffio, dissociato dal corpo.

Le tre teorie dimostrative: ”Teoria dei contrari” (vita>morte, morte>vita ); “La reminiscenza” (anamnesis): due mondi: 1. delle cose (imitazioni che non spiegano tutta la realtà ) 2. delle Idee

Iperuranio - (modelli perfetti e immutabili: se l’Anima percepisce il mondo delle Idee, significa che Essa, prima di ‘scendere’, era già la’.(4 gradi della conoscenza per accedere..)

- Il “Fedro” e il “Fedone” e l'importanza del v. 78

- “l’Anima razionale”(noetica, spirituale, perché più ‘in alto’, quindi piu’ vicina al ricordo del mondo delle Idee!)

- Il mito della Biga (letta attraverso i Tarocchi del XV secolo)

Le successive dimostrazioni (cose semplici e composte, infinità seplicità ed indivisibilità come indice di eternità ed immutabilità)

L' importanza di Platone nel pensiero medievale e nella Scolastica – Il neoplatonismo

Platone ed il cristianesimo orientale

La patristica greca

Anima e metempsicosi (reincarnazione)

Il mito di Er (resurrezione – Repubblica)

Il “giusto dei giusti” umiliato (Repubblica, II, 361) come prefigurazione

- Considerazioni sull'importanza del pensiero platonico.

- Fëdor Michajlovič Dostoevskij 

- I fratelli Karamazov e la Leggenda del grande Inquisitore


  1. La metafisica – Definizione e caratteri

Aristotele e la posizione dei libri sulla Metafisica

Andronico di Rodi

Le critiche del XX secolo (Geach – Kenny)

- Gli oggetti: sostanza, materia e forma, potenza ed atto, scienza dell' “essere in quanto essere”

- Distinzione tra Essere ed Enti

La causa: il nesso eziologico

Le Quattro tipologie di causa in Aristotele: materiale, formale, efficiente, finale

- Cause prossime, medie e remote: l'esempio del mondo giuridico

La ricerca delle Cause Prime

Il tempo e il movimento sono eterni

La causa prima del movimento

Il Motore immobile come Atto puro

Il Primo Motore e la sua traduzione araba e scolastica nel Medioevo come prova dell'esistenza di Dio

- Il libro XII: lettura di brani essenziali

L'importanza dell'argomento del Motore Immobile nel pensiero occidentale

Anselmo d'Aosta

Monologion e Proslogion

L'argomento ontologico anselmiano: la cosa di cui non si può pensare nulla di maggiore (ente sommo pensabile)

Le confutazioni di Gaunilone . “Dicit insipiens in corde suo: Deus non est”

- Le critiche di Kant e l'argomento dei “cento talleri”

- Critiche alle critiche ad Anselmo

Circolo ermeneutico - “Credo ut intelligam” - “Intelligo ut credam

- L'importanza della ragione per difendere e valorizzare la fede o per suscitarla in chi non la possiede

Debolezza del'ateismo sistematico di fronte agli argomenti aristotelici ed anselmiani

Il carattere “a priori” dell'argomento ontologico (avvio dal pensiero verso la realtà).



Chi desidera ricevere i video delle prime tre lezioni ed iscriversi al corso contatti l'Università:

e-mail: unisangiov.crisostomo@gmail.com

tel.: 06 21119875 

Attestati Accademici

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