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giovedì 25 luglio 2019

25 luglio 325 - si conclude il Concilio di Nicea

25 luglio 325 - si conclude il Concilio di Nicea

Il 25 luglio 325 si concluse il Concilio Ecumenico di Nicea, primo Concilio (dopo quello Apostolico di Gerusalemme) della Cristianità. Fu indetto e presieduto da Costantino il Grande, isapostolo ed imperatore romano. Il Concilio definì la dottrina dell'homoousion (dal greco housia = sostanza - il Dio Figlio stesso in essere e stesso in sostanza con il Dio Padre) essenziale nell'ontologia cristiana sulla natura di Cristo, che viene visto coessenziale al Padre (i latini traducono generalmente consustanziale). Alla luce di ciò furono dichiarati eretiche le dottrine degli ariani e dei melanziani che avevano deviato numerosi cristiani dall'ortodossia cristologica soprattutto in Egitto. Tra le altre decisioni conciliari ci fu l'approvazione della formula del Credo (credo niceno). Che ogni Provincia (equivaleva ad una Nazione) avesse un Metropolita. Il divieto per i membri del clero di esercitare l'usura. Parimenti il Concilio di Nicea decise il metodo di calcolo della Pasqua che doveva essere celebrata dalla cristianità nella stessa data. I Santi Padri decisero che la data della Pasqua (calcolata secondo il calendario lunisolare ebraico) cadesse la domenica dopo il primo pleniludio (luna piena) dopo l'equinozio di primavera (generalmente la Pasqua ortodossa cade tra il 4 aprile e l'8 maggio, mentre quella cattolica che ha adottato criteri diversi da quelli stabiliti a Nicea dai Santi Padri cade tra il 22 marzo e il 25 aprile),

Mons. dott Filippo Ortenzi
Rettore Università Ortodossa San Giovanni Crisostomo


Università Ortodossa San Giovanni Crisostomo
via Appia Nuova n. 612 - 00179 Roma
email: unisangiov.crisostomo@gmail.com


1)La Chiesa Ortodossa Italiana ha istituito per la preparazione dei propri chierici,  monaci e per i fedeli che vogliono approfondire la loro cultura religiosa  una Università Teologica denominata: Università  Ortodossa San Giovanni Crisostomo per curare la preparazione accademica nella conoscenza dell’ortodossia antica e contemporanea, con particolari attenzioni alle tradizioni storiche, liturgiche, teologiche, scientifiche, sociali, economiche,  sanitarie, umanistiche  e culturali. 
2) Dall’Università, che potrà avere succursali in tutte le Eparchie ed Esarcati, dipendono le Facoltà di Teologia,  Diritto Canonico, Scientifiche, Sociali,  Sanitarie,  Umanistiche e  d’alta formazione artistica, musicale e coreutica.
3) L’Università è retta da Statuti.
5) La nomina del Rettore e del Segretario Generale dell’Università   ha validità novennale ed è rinnovabile.
6) Il Rettore ed il Segretario Generale dell’Università provvederanno alle nomine ed alla strutturazione di ogni Facoltà e relative succursali.
7) L’Università per le attività statutarie potrà aprire un conto corrente ed editare materiale didattico specifico.

mercoledì 24 luglio 2019

San Fantino il Taumaturgo, detto il Cavallaro

San Fantino il Taumaturgo, detto il Cavallaro
Il 24 luglio si festeggia San Fantino il Vecchio, detto Il Taumaturgo. Santo ortodosso calabrese di Taureanum (Taureana di Palmi - RC). Dedito alla preghiera e alla carità a lui vengono attribuiti ricordano numerosi miracoli. E' noto anche come "il Cavallaro" perche di mestiere faceva il guardiano di cavalli. Di etnia greco-calabra è considerato il più antico santo della Calabria. La sua cripta è stata riscoperta nella seconda metà del XX secolo ed è un luogo d'incontro tra le comunità cattoliche ed ortodosse calabre. Nel giorno della sua festa è uso benedire cavalli e cavalieri. Nella foto il vescovo Filippo delle Terre di Roma e Padre Antonio Berardo di Rieti mentre procedono alla benedizione dei cavalli presso il Circolo Ippico Conte Manin di Montegiorgio (FM).

sabato 20 luglio 2019

Parabola del Buon Samaritano

Parabola del Buon Samaritano
Una delle Parabole più note del Vangelo secondo Luca (Luca 10,25-37) è la Parabola del Buon Samaritano, una parabola che in se racchiude buona parte della dottrina cristiana della salvezza. L'autore è San Luca (Loukas) un medico siro di religione pagana di Antiochia dei Siri (1) convertito al cristianesimo dall'apostolo Paolo di Tarso (2). Persona colta e dal greco fluente San Luca, oltre al Vangelo a cui ha dato il nome è ricordato anche come autore degli Atti degli Apostoli.
Sotto riportiamo il testo della Parabola:

Il buon Samaritano

25 Ed ecco, un dottore della legge si alzò per metterlo alla prova, dicendo: «Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?» 26 Gesù gli disse: «Nella legge che cosa sta scritto? Come leggi?» 27 Egli rispose: «Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l'anima tua, con tutta la forza tua, con tutta la mente tua, e il tuo prossimo come te stesso». 28 Gesù gli disse: «Hai risposto esattamente; fa' questo, e vivrai». 29 Ma egli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è il mio prossimo?» 30 Gesù rispose: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico, e s'imbatté nei briganti che lo spogliarono, lo ferirono e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. 31 Per caso un sacerdote scendeva per quella stessa strada, ma quando lo vide, passò oltre dal lato opposto. 32 Così pure un Levita, giunto in quel luogo, lo vide, ma passò oltre dal lato opposto. 33 Ma un Samaritano, che era in viaggio, giunse presso di lui e, vedendolo, ne ebbe pietà; 34 avvicinatosi, fasciò le sue piaghe versandovi sopra olio e vino, poi lo mise sulla propria cavalcatura, lo condusse a una locanda e si prese cura di lui. 35 Il giorno dopo, presi due denari, li diede all'oste e gli disse: "Prenditi cura di lui; e tutto ciò che spenderai di più, te lo rimborserò al mio ritorno". 36 Quale di questi tre ti pare essere stato il prossimo di colui che s'imbatté nei ladroni?» 37 Quegli rispose: «Colui che gli usò misericordia». Gesù gli disse: «Va', e fa' anche tu la stessa cosa». (3)

Un rabbino (dottore della legge ebraica)per mettere in difficoltà Gesù gli domanda quale è la via della salvezza eterna. Alla domanda di Gesù su cosa prescriva la legge, diligentemente risponde citando il Deuteronomio 6,5 "Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze." e il Levitico 19,18 "amerai il prossimo tuo come te stesso" ma poi fece la domanda trabocchetto: «E chi è il mio prossimo?». La domanda, apparentemente semplice in realtà era insidiosa. Per gli ebrei, come anche si legge in qualsiasi Vocabolario della lingua italiana significa vicino (4), per gli ebrei poteva essere esteso agli altri ebrei o, al più, ai non ebrei che vivevano tra di loro. Il prossimo per alcune sette ebraiche non riguardava asolutamente i non ebrei, tanto che alcuni gruppi estremisti come gli Zeloti (5) ed i Sicari (6) non esitavano ad assassinare i pagani. o gli ebrei ritenuti collaborazionisti col potere straniero (es. i sadducei o gli erodiani) che vivevano nel loro territorio. Anche in libri biblici come, ad es. i Maccabei non vi è traccia di una estensione erga omnes di detto termine. Gesù rispone raccontando la parabola,  o storiella esemplificativa, di un giudeo aggredito e spogliato dai briganti che giaceva ferito ai bordi di una strada. Orbene due autorevoli esponenti della nomenclatura religiosa ebraica, un Sacerdote (7) e, successivamente un Levita (8) lo videro, fecero finta di niente e, passarono sull'altro lato della strada per non soccorrerlo (si fecero, come si suol dire "gli affari loro" cosa che oggi in questa civiltà materialista e scristianizzata sembra quasi una cosa lodevole). All'esempio negativo di esponenti del clero ebraico verso un loro correligionario, pure considerato prossimo dalla mentalità ebraica, Gesù pone un esempio positivo, prendendo come pietra di paragone un membro di uno dei gruppi religiosi più odiati e disprezzati dagli ebrei ortodossi: un samaritano (9), cioè il seguace di una religione abramitica considerata eretica ed impura dagli altri ebrei. Al dottore della legge, probabilmente fariseo (i sadducei non credevano nella resurrezione e nell'immortalità dell'anima) Gesù ritorna sul concetto più volte espresso dell'ipocrizia di una religione vissuta come mera osservanza dei precetti (Matteo 23,13: "Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti agli uomini; perché così voi non vi entrate, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrarci") e non come amore per Dio e per gli altri. In questo comportamento amorevole verso l'altro è l'essenza stessa del cristianesimo, che non predica odio verso  chi non accetta la propria verità, come ad esempio, stravolgendo il messaggio cristiano ha fatto spesso il cattolicesimo (vedi le crociate contro gli Albigesi, i Dolcinisti, i Patarini ecc.,  le Pasque Piemontesi, la Strage degli Ugonotti, la IV Crociata contro gli Ortodossi di Costantinopoli, il Sacro Macello contro gli evangelici della Valtellina, la strage dei valdesi di Guardia Piemontese in Calabria ecc.) od oggi l'Islam, che divide le persone in Credenti e non Credenti o Infedeli, i quali ultimi non devono essere aiutati ma semmai sottomessi o uccisi (10). La Chiesa Ortodossa Italiana fin dalla fondazione ha visto nella Parabola del Buon Samaritano un'esempio da seguire ed un mezzo per essere cristiano. Il 20 giugno 2014 fu fondata la Confederazione delle Confraternite del Buon Samaritano, che secondo l'Art. 5 dello Statuto ha,  quale


(Finalità)



La   Confederazione delle Confraternite del Buon Samaritano non ha scopo di lucro e persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale  nell’ambito della carità cristiana  quali:

a) costituzione, ove possibile, di strutture di volontariato con ambulanza per trasportando ammalati e diversamente abili;

b) costituzione di ambulatori per l’assistenza medico-sanitaria ad ammalati od infortunati;

c) assistenza materiale e spirituale agli ammalati od infortunati nel loro domicilio e nei luoghi di cura;
e) concorrendo con la propria organizzazione ed esperienza a soccorrere le popolazioni colpite da calamità naturali;
f) partecipazione a congressi, seminari, incontri. nazionali ed internazionali nei quali si dibattano problemi inerenti il primo soccorso e la pubblica assistenza;
g) impegnarsi  per la missione di evangelizzazione ed apostolato della Chiesa, manifestando un autentico slancio missionario, con l'intento di  promuovere la diffusione della fede ortodossa italiana.
h) effettuando ogni altro servizio-attività idoneo al raggiungimento degli scopi sociali.

Fini della Confraternita, il cui logo è stato effettuato dal sig. Paolo Roberto Manca di Sassari, che ringraziamo pubblicamente in questo articolo sono, pertanto, quelli di promuovere la carità cristiana nel campo socio sanitario,  il volontariato e la formazione di operatori pastorali di volontari della carità. 

Chi fosse interessato alla Confraternita può scrivere alla seguente email: confraternitabuonsamaritano@gmail.com 
Vi è anche la seguente pagina facebook:  



Mons. Filippo Ortenzi
vescovo del Lazio, della Tuscia e delle Terre di Roma 
della Chiesa Ortodossa Italiana
Rettore dell'Accademia Ortodossa San Nicodemo L'Aghiorita
Presidente della Confederazione delle Confraternite del Buon Samaritano


NOTE


(1) Antiochia dei Siri (oggi Antakia - Turchia)  - è stata per secoli la capitale politica della Siria e uno dei primi centri di diffusione del Cristianesimo (San Pietro è universalmente riconosciuto come il primo vescovo di Antiochia). Nel 1939 la Francia la cedette alla Turchia.
(2) Tarso (oggi Tarsus - Turchia) - nota per aver dato i natali a San Paolo è stata anche la capitale del Regno Armeno di Cilicia.
(3) Il testo è tratto dalla Bibbia Nuova Riveduta, curata dalla Società Biblica di Ginevra  che ha la particolarità di tenersi al passo con le evoluzioni della lingua italiana e con gli ultimi ritrovamenti archeologici (es. grotte di Qumran) (da Vikipedia)
(4) pròssimo agg. e s. m. [dal lat. proxĭmus, superl. di prope «vicino»]. – 1. Molto vicino (nello spazio), che si trova a brevissima distanza. (Vocabolario Treccani)
(5) zeloti, che significa zelanti,  era un gruppo estremista ebraico di derivazione farisaica fondato da Giuda di Gamala e Saddok il Fariseo, uno degli apostoli Simone proveniva da questa setta, tanto che nei vangeli è definito Simone lo Zelota (o anche il Kananite)
(6) Sicari  era un gruppo terrorista ebraico nato da una scissione degli zeloti. Operavano assassinando la gente con una spada corta che portavano sotto il mantello detta sica, da cui il nome.
(7) Sacerdote cohen. Nell'ebraismo il sacerdozio costituiva una casta ereditaria (come qualla dei bramini nell'induismo) riservata ai discendenti della famiglia levita di Aronne, gli unici ai quali era concesso di eseguire il culto ed effettuare sacrifici nel Tempio. Gli ebrei col cognome Cohen sono discendenti degli antichi sacerdoti.
(8) Leviti erano i membri della tribù di Levi, dediti al servizio religioso, anche con canti e suoni, e all'assistenza dei sacerdoti. In termini moderni stavano ai sacerdoti ebraici come i diaconi stanno a quelli cristiani. Gli attiuali ebrei discendenti degli antichi leviti fanno di cognome Levi.
(9) Samaritani (dall'ebraico shomronim - custodi della legge) sono i discendenti di ebrei della tribù di Efraim e Manasse rimaste in Canaan durante l'Esilio Babilonese dei giudei, e mescolatesi con le popolazioni pagane cananee. Il luogo dove erano concentrati era detto Samaria.  Dai Giudei, che si sentivano gli unici autentici ebrei, erano considerati eretici ed etnicamente impuri. Ai tempi di Gesù vi era ancora un forte astio tra le due comunità. Al contrario degli israeliti i samaritani hanno come Monte Sacro non Sion ma il Garizim ed hanno una loro Torah, che secondo alcuni studiosi ha più punti di contatto con la Septuginta ortodossa che quella masoretica. Un tempo numerosi hanno subito, nel corso dei secoli numerose persecuzioni da parte islamica ed oggi sopravvivono ancora in numero limitato (circa 800) tra la Palestina (Nablus)) ed Israele (Holon) venendo visti con antipatia sia dagli ebrei, che li considerano eretici e palestinesi che dai musulmani che li vedono come ebrei.
(10) Infedeli  Il Corano è pieno di Sure (capitoli) che incitano alla lotta ed alla violenza verso gli infedeli. Es: [8;12] "Getterò il terrore nei cuori dei miscredenti: colpiteli tra capo e collo, colpiteli su tutte le falangi" - [9;5] "…uccidete questi associatori ovunque li incontriate, catturateli, assediateli e tendete loro agguati." [2;88]- "Allah ha maledetto i miscredenti" - [2;191] "Uccideteli ovunque li incontriate, e scacciateli da dove vi hanno scacciati:la persecuzione è peggiore dell'omicidio." - [2;193] "Combatteteli finché  il culto sia reso solo ad Allah." - [5;17,51] "O voi che credete! Non abbiate amici tra gli Ebrei ed i Cristiani." - [9;29] "Combattete coloro che non credono in Allah…che non vietano quello che Allah e il Suo Messaggero hanno vietato, e quelli, tra la gente della Scrittura, che non scelgono la religione della verità, finché non versino umilmente il tributo, e siano soggiogati." - [33;64] "In verità Allah ha maledetto i miscredenti ed ha preparato
per loro la Fiamma" ecc. ecc. 

lunedì 15 luglio 2019

15 luglio 1054 Scisma della Chiesa Cattolica dall'Ortodossia

15 luglio 1054 
Scisma della Chiesa Cattolica dall'Ortodossia
Anche se, di fatto i rapporti tra cattolici e ortodossi si erano irrimediabilmente incrinati nel 1204, quando sotto il Pontificato di Innocenzo III la Chiesa d'Occidente antepose le crociate contro altri cristiani a quelle contro l'islam (Crociata contro i catari in Francia, gli albigesi in Italia e gli Ortodossi in Asia Minore e Grecia) ammazzando decine di migliaia di altri cristiani nel nome dell'autorità pietrina (specie in Provenza nella Francia meriodionale) lo scisma tra Oriente e Occidente viene universalmente datato il 15 luglio 1054. In una intervista al periodico cattolico 30 giorni (n. 1 - 2004) il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I pone quale pietra miliare della divisione tra Oriente Ortodosso e Occidente Cattolico il sacco di Costantinopoli-Nuova Roma del 1204, effettuato dalle armate cattoliche della IV Crociata che, almeno in teoria, avrebbero dovuto liberare Gerusalemme e non conquistare Costantinopoli: "Nel 1204 fu saccheggiata in modo inumano e barbaro Costantinopoli, come se fosse una città di infedeli e non di persone della stessa fede cristiana. Fu insediata in essa e in molte altre città una gerarchia ecclesiastica latina, come se quella ortodossa non fosse stata cristiana. Fu proclamato che al di fuori della Chiesa papale non esiste salvezza, cosa che significava che la Chiesa ortodossa non salva. Fu inaugurato e posto in atto sistematicamente un imponente sforzo di latinizzazione di matrice franca della Chiesa ortodossa d’Oriente."  Dopo tale sacco i crociati nominarono imperatore il conte Baldovino IX di Fiandra e Patriarca di Costantinopoli dei Latini il nobile veneziano Tommaso Morosini. Precedentemente anche il Santo Padre teoforo Fozio, Patriarca di Costantinopoli-Nuova Roma (p.s. gli abitanti di Costantinopoli non si sono mai autodefiniti bizantini, bensì romani), confessore e difensore della Fede Ortodossa in Cristo  scrisse una Enciclica contro gli errori dottrinali della Chiesa Latina. Ciò ricordato l'atto ufficiale di reciproca scomunica tra il Papa  Leone IX e il Patriarca di Costantinopoli-Nuova Roma Michele I Cerulario non è che la conseguenza di una divisione che, di fatto, già esisteva da secoli. Va ricordato comunque che la scomunica e, conseguente anatema, nei confronti del vescovo di Roma fu firmata congiuntamente da tutti i Patriarchi dell'Ecumene Ortodossa: Costantinopoli-Nuova Roma, Alessandria d'Egitto, Gerusalemme ed Antiochia dei Siri). 
Motivi dello scisma:
Filoque la processione dello Spirito Santo dal Padre e dal Figlio, che non ha giustificazioni scritturali, fu introdotta dal clero visigoto e, successivamente adottato da quello Franco e accolto, successivamente, dal Papato per tutta la Chiesa latina d'Occidente, Esso va contro il Credo approvato dal Concilio di Nicea nel 325 e contro quanto normato dal Concilio di Efeso per il quale ogni canone precedentemente approvato può essere modificato unicamente per consenso conciliare.
- Primato d'autorità del Papa. Il Vescovo di Roma e Patriarca dell'Occidente (questo ultimo titolo è stato abrogato da Benedetto XVI) col tempo si è sentito investito di un principio di autorità giurisdizionale in quanto successore di Pietro (in verità San Pietro è dubbio sia stato mai vescovo di Roma, di sicuro lo è stato di Antiochia dei Siri e non è mai stato il capo della cristianità primitiva, come dimostra il Concilio Apostolico di Gerusalemme che fu presieduto da San Giacomo il Giusto, fratello del Signore, come riportato da San Luca negli Atti degli Apostoli). Essendo vescovo della capitale dell'Impero si autoattribuì il titolo di Pontefice  (Pontifex Maximus), titolo pagano che designava la massima autorità religiosa dell'Impero. Al Papa, che si sentiva il successore politico e religioso degli imperatori romani, fu attribuita la qualifica di Capo del Mondo"Caput totius orbis"  con il conseguente diritto divino sul governo delle cose sia di Cesare che di Dio. La Chiesa Cattolica così sostituiva la figura di Cristo quale Capo e pietra angolare della Chiesa con quella di Pietro e dei suoi successori, i Papi, ai quali, al pari di Cristo che regna in Cielo, viene riconosciuto il diritto di governare la terra con potere assoluto su tutte le persone e le istituzioni cristiane. Inoltre, con sommo sdegno de parte dell'ortodossia, fin dall'VIII secolo il Papa si attribuiva il titolo di Vicario di Dio (Cristo) in terra, posizione questa che ha portato nel 1870 al dogna dell'infallibilità del Papa, che oltre a causare lo scisma dei Vetero-Cattolici ha posto una pietra insormontabile ad ogni eventuale riunione tra le Chiese Ortodosse e quella Cattolica.
Pane azzimo nell'Eucarestia. Mentre la Chiesa ortodossa ha sempre mantenuto il sacramento dell'eucarestia nelle due forme del pane e del vino, la Chiesa Cattolica, col tempo, in contrasto con la tradizione della Chiesa delle origini, ha sostituito l'ostia  (pane azzimo) al pane, mentre il vino è stato riservato unicamente ai membri del clero. Per gli ortodossi si viola i precetti evangelici (Mt 26,26-29 - Lu 22,19-20 - 1Co 11,23-25) e togliere il lievito al pane è come togliergli l'anima.
Matrimonio del clero. Sebbene gli Apostoli fossero quasi tutti sposati (ad eccezione di Andrea fratello di Pietro e Giuda Iscariota, colui che lo ha tradito - Giovanni Evangelista detto il Teologo non era sposato alla morte di Gesù ma si sposò in seguito) la Chiesa Cattolica col tempo ha imposto il celibato ai sacerdoti (va ricordato che nell'antichità anche i Papi si sposavano, vedi Papa Ormisda che ebbe un figlio che salì al trono pontificio col nome di Papa Silverio). 
- Sacramento della Confermazione. Mentre nell'Ortodossia la crismazione può essere effettuata dai sacerdoti, nella Chiesa Cattolica questo privilegio è stato  concesso unicamente ai vescovi.


A queste differenze che decretarono la rottura tra l'Ortodossia,  fondata su una struttura democratica, rimasta fedele ai dettati della Chiesa primitiva e basata sulla collegialità e sulla sinodalità e la Cattolicità fondata sulla monarchia assoluta di un Capo visto come una specie di semidivinità (Vicario di Dio in terra) vanno aggiunte altre  differenze dogmatiche quali:
Purgatorio della cui esistenza non vi sono tracce nelle Sacre Scritture sia neo che vetero-testamentarie.
Indulgenze potere della Chiesa di sostituirsi a Dio nella possibilità di scontare pene nell'aldilà e anche essa senza giustificazioni bibliche (causa prima  dello scisma protestante)
Estrema Unzione, l'Unzione degli Infermi, della quale parlano sia gli apostoli: Mc 6,12-13; Mc 16,17-18; Mt 10,8 che San Giacomo nella sua Epistola: 1,14-16) data ai malati sia fisici che spirituali, col tempo la Chiesa Cattolica (XI secolo) lo ha ridotto ad Estema Unzione, data soltanto in punto di morte.
Matrimonio, la Chiesa Cattolica interpreta le parole di Gesù  riportate da MT 19:3-9 "Ma io vi dico che chiunque manda via sua moglie, quando non sia per motivo di fornicazione, e ne sposa un’altra, commette adulterio»”come indissulubilità, mentre la Chiesa ortodossa valuta diversamente quanto ho riportato in neretto ed ammette anche le seconde e terze nozze ("finché morte non ci separi" riferita alla sposa maltrattata e picchiata quotidianamente da un marito violento significa che deve rimanergli accando finché non venga uccisa? Non credo abbia senso o sia veramante cristiano)
Immacolata Concezione Assunzione di Maria. Sono due dogmi che non hanno riscontri biblici, evangelici e patristici e che l'Ortodossia, pur devota alla Theotokos, la Tutta Santa e Vergine Maria, madre di Dio non riconosce.
dott. Filippo Ortenzi
Rettore dell'Università Ortodossa
San Giovanni Crisostomo
email: unisangiov.crisostomo@gmail.com

Attestati Accademici

Attestati Accademici  alla prof. Tiziana Coppola e all'avv. Marco Tarelli La professoressa  Tiziana Coppola , brindisina, diaconessa del...