RESTIAMO LIBERI
Manifestazione per la libertà d’opinione e di religione
Si è svolta sabato scorso a Roma la manifestazione “Restiamo Liberi” organizzata dalle associazioni del “Family Day”, in particolare da Pro Vita & Famiglia secondo la quale: “ Con la legge Zan-Boldrini-Scarfarotto sull’omotransfobia, sono in grave pericolo le realtà che ci sono più care: l’innocenza dei bambini, la libertà di espressione, di religione e di associazione, la sicurezza delle donne dall’egemonia transgender, la libertà da un’imposizione dell’ideologia gender a tutti i livelli della società”. Molte le delegazioni delle associazioni presenti alla manifestazione, tra le quali ricordiamo, oltre Pro Vita: l’Osservatorio parlamentare Vera Lex, il Comitato scientifico dell’Ucid, il coordinamento Polis pro persona, il Centro studi Livatino, esponenti di varie chiese evangeliche pentecostali, di alcuni partiti politici quali gli onorevoli Gasparri e Malan (evangelico valdese) di Forza Italia, l’on. Binetti dell’U.D.C., l’on. Rauti di Fratelli d’Italia e Pillon della Lega. Tra i presenti anche il vescovo mons. Filippo Ortenzi in rappresentanza della Chiesa Ortodossa Italiana.
Massimo Gandolfini, promotore della manifestazione ed esponente del Comitato “Difendiamo i nostri figli”, nel suo intervento conclusivo, dopo aver iniziato il discorso affermando che «Siamo contrari a ogni forma di discriminazione», ha denunciato il pericolo di una legge che prevede il carcere per chiunque sostenga che il matrimonio deve essere tra un uomo ed una donna, che un bambino a diritto ad avere un papà e una mamma e non un genitore1 e genitore2, che si oppone ai matrimoni tra persone dello stesso genere, si batta contro le adozioni alle coppie diversamente etero e “all’ignobile pratica dell’utero in affitto.” E’ stato denunciato anche il fatto che detta legge stanzi 4 milioni di euro a favore delle associazioni Gay per insegnare la cultura gender nelle scuole e che per reati d’opinione vengano previste pene dai 18 mesi a 6 anni di galera a chi semplicemente si impegna per promuovere il diritto naturale di ogni bambino ad avere un padre e una madre o a chi definisce come un abominio contro il genere umano la barbara pratica dell’utero in affitto. A ciò si aggiunge, come nei campi di rieducazione delle peggiori dittature, l’attività non retribuita presso le associazioni del mondo LGBT. Come se non bastasse il DDL ZAN, è stato depositato in Parmamento anche un D.D.L. Boldrini al fine di reintrodurre la censura in Italia sui libri di scuola che dovranno essere valutati da una commissione per verificare se sono conformi all’ideologia antifascista e alla cultura gender. “E’ un attacco anche alla libertà religiosa – sostiene il Metropolita della Chiesa Ortodossa Italiana, mons. Filippo Ortenzi – perché si rischia di essere denunciati e finire in carcere se in Chiesa si leggono i passi della Bibbia che condannano la sodomia (vedi Libri della Genesi e del Levitico) e soprattutto si censura San Paolo Apostolo che nella lettera ai Romani, e nella prima lettera ai Corinti e nella prima a Timoteo condanna ripetutamente gli atti omosessuali, e sostiene che gli "arsenokoitai" (ἀρσενοκοῖται) - "depravati" “non erediteranno il Regno dei Cieli” (! Corinzi 6,11).” “E’ assurdo che non vi siano restrizioni per i musulmani che possano impunemente propagandare le sure del Corano che incitano ad uccidere gli infedeli mentre si vogliono nuovamente perseguitare i cristiani per la loro Fede. E poi il testo è ambiguo su vari punti, tanto che possono essere considerate posizioni discriminatorie anche quelle contro la pedofilia e questo, forse, giustifica il fatto che la Chiesa Cattolica con le sue associazioni di massa: CISL, Azione Cattolica, Coldiretti, Caritas, AGESCI ecc. era assente al convegno.”
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