L'ORTODOSSIA riprende la concezione platonica dell'anima tripartita? Perché?
Il nostro saggio maestro, Gregorio Nisseno, insegna che l'anima è tripartita. Quando le buone energie si sviluppano nella sfera mentale si ha il giusto discernimento, la sagacia e la saggezza. Quando si sviluppano nella parte concupiscibile, si ha la castità, l'amore vero, la padronanza di se. Quando nella sfera irascibile, si ha il coraggio e la pazienza. Quando si sviluppano in tutta l'anima, si ha la rettitudine. Compito del giusto discernimento è il combattere le forze ostili, vigilare sulle virtù, sradicare i vizi e il trattare opportunamente le cose indifferenti; la sagacia ordina con rettitudine tutto ciò che serve al nostro scopo; la saggezza contempla, in tutti i loro aspetti, le creature corporee ed incorporee. La castità guarda con occhio puro le creature, specialmente quelle che ci agitano con raffigurazioni contro la ragione; l'amore ci manifesta l'immagine divina, conforme all'Archetipo, in ogni essere umano, anche quando lo spirito del male cerca di degradare qualcuno davanti a noi; la padronanza di s‚ ci fa rifiutare con gioia ogni delizia del palato. La pazienza e il coraggio allontanano il timore dei nemici e fanno sopportare volenterosamente le afflizioni. La rettitudine custodisce l'armonia e la concordia di tutte le parti dell'anima.
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